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                     ~uu                  E.  l'RAI.'ICINl  ED  A .  M:ESSERl

                      N[editerranco o<:cidcntale,  in  a.ggiunta alle linee longituclinali messe
                      i11  rilievo  da  GRISEBACH  (1875),  eli  tma  linea  eli  affinità la titudi-
                     nare ,,._E  (cfr. MARKGRAF, 1934), migra ndo lungo la  quale le piante·
                     don·ebbero  aYer  seguito  nella loro  clillusione  una  terra,  oggi  per
                     In  massima parte  sommersa .. Non mancano  documentazioni geolo-
                     giche a  sostegno  eli  que~;ta ipotesi: HAUG (1921) dice che l'Atlant<'
                     ('>  press<Lto  fra.  il cont.inent,c  .Africano  e  la  ca,tcna  cristallina  della
                     t·osta,  oggi  in  parte  ~tfJondata nel  Meditermnco,  GroNorrx  (1950)
                      l'iconosco  nel  'rc·ll il bordo  cstc>rno  di  una grn,ndc  catena di cui  10
                     a.c:quc  del  Mcdjtcrrnneo  ci na.·condono la  ~:;toria,  c FABIANI  (195~)
                      mette  in  rilievo  cho  H  Tortoniano  della  Sicilia.  settentrionale  è
                     alla. base  co. ti Luito  da  conglomerati formati  da. roccic,  C.ra  cui  un
                      1 ipo  di  gn1.nito  dlt'  uon  trova  conispondenza nei  Pelorita.ni,  tal-
                     citò  viene  spont<HlCO  l'ammettere  che  tali  roccie  derivassero  da
                      l'ilicvi esistenti n. nord d<'ll'isola, spt'ofondati c  scomparsi poi  ncll<•
                     <tcquc  elci  Tirreno.  Os~crvaodo L(~  c:u·Le  paleogeografichc  del  PASA
                      ( l"igg.  L39-H2)  potremmo  pensa.rc  che  questa  via  di  migrazione
                     :·d  fo:SR('  I'Nl,liz:r.atn,  lungo  il  bordo  meridionale  del  grande  conti-
                      llCnLc,  che  si  Lrovava  in  corrisponde.nza  del  Mediterraneo  occi-
                      denl:tle, fluo  al  continonte  che  si  trov~wa a  nord  della  Sicilh~
                     ( L~ig.  L·l2) ;  nella  Fig. 143,  pct·ò,  il cont.inento sud-tirrcnico  a  nord
                     dcll<L  Sicilia.  ò  separ~Lto  da  un  bt"accio  di  man~  d.ftl  conLinCJ1t,•
                     meclitcna neo  occidcn tale,  che  nel  frnttompo  si  ò  sud di viso  in
                      blocchi.  Stando  così  le  cose,  si  potrebbe  schem!l.tizzaro  la  situa-
                     zione,  diti  punto di vista geologico,  in questo modo : da una parte,
                     cioè  dalla  p~~rLo  della,  Berberia,  abbiamo  nna  term,  di  cui  pare
                     ammrf\Ra  l'c~;istcnza, cb.e  viene chiamata  11  bottrrelet liminaù·e  ajri-
                     Gain ,,  (cfr.  FALLOT  in  Fun.oN,  1950),  dall'altra abbiamo  un  conti-
                     nente posto  a  Nord della  Sicilia,  per il quale  le  va.ric ricostruzioni
                      paleogcograficbe dilieri ~cono solo  in alcuni  particolati.
                         TI  bowTelet  Utninairc africain  di  FALLO'L' è piuttosto comples::;o.
                      Esso  corriSJJOndc  ad  un  sollevamento  di  terreni  ~mtichl,  prima.ri,
                     coo  copert;um  sediment;ari r~  di  età seconda ria.  c  terziaria,  lo  spes-
                     sore dei quali  va a.umeotando ~t  Nol'd  ed  :1 Snd di una  zonn. assile.
                     Si  bn.nno  dttnque  tl'o sottozonc : sottozona a, :ml bordo settentrio-
                      nale,  con  una  coperttua  secondaria  ;  sottozona  b,  o  zona  assile,
                     dove  il primario  affiora  largamente,  mentre  il  lSccondario  è  rap-
                     presentato  solo  da  nn  sottile  rivc~;timento  di  sedimenti ;  sotto-
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